La Storia

> 14 luglio 2004
con decreto del Presidente della Giunta regionale n° 392 viene istituito l'Ente parco metropolitano delle colline di Napoli (in Burc n° 37/2agosto2004)

> 10 giugno 2004
con  deliberazione della Giunta regionale n° 855 viene istituito il Parco metropolitano delle colline di Napoli (in Burc n° 36/26 luglio 04)

> 8 febbraio 2004
nella conferenza degli Enti, tra Regione Campania, Provincia e Comune di Napoli, sono condivisi i documenti presentati dal Comune, (deliberazione di Giunta comunale n. 497/18.02.04), con alcune modifiche di dettaglio relativamente alle norme di salvaguardia
 
> 17 ottobre 2003
il Consiglio regionale approva la legge n° 17 con la quale viene prevista la formazione del Parco regionale metropolitano delle colline di Napoli (in Burc n° 48/13 ottobre 2003) 

La campagna in città:

 

 

con il decreto istitutivo, si è avviata la formazione dell' Ente Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. Il parco si estende per 2.215 ettari, circa un quinto del territorio comunale, nella parte nord-occidentale della città, al centro dell'area metropolitana. Il parco inizia dalle pendici dei Camaldoli , che delimitano a nord le conche dei Pisani e di Pianura, comprende la collina dei Camaldoli, la selva di Chiaiano, il vallone San Rocco, lo Scudillo, la collina di San Martino. Fuori del perimetro ma in stretta contiguità con esso ci sono: a ovest, la frazione napoletana del Parco regionale dei Campi flegrei (Posillipo, Agnano e Pianura), a est, il bosco di Capodimonte. Il parco preserva aree collinari lasciate libere dall'espansione urbana degli anni '60 e '70, come l'ampio vallone Sant'Antonio, "sorvolato" dai viadotti della tangenziale, che s'incunea fra le vie Cilea, Epomeo e Pigna; oppure, come lo Scudillo, fra i nuovi insediamenti dei Colli Aminei e i tessuti storici di Avvocata e della Sanità; si proietta nel centro storico con i terrazzamenti di San Martino. Per la vicinanza ai quartieri moderni e storici, si apre alla città con numerose porte d'ingresso, in prossimità con le stazioni della metropolitana e i caselli della tangenziale. L'Eremo dei Camaldoli e la Certosa di San Martino, due siti emblematici dell'immagine della città e della sua identità storico-religiosa, si offrono, in senso sia geografico che culturale, quali riferimenti fondamentali del Parco delle Colline di Napoli. È un parco aperto a usi diversi, pubblici e privati, infatti al suo interno devono poter convivere: zone di riserva integrale, aree agricole, insediamenti abitati, strutture agrituristiche, spazi di verde pubblico e attrezzati.
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